In data 7 marzo durante la prima puntata della nuova trasmissione di Paolo Del Debbio “Dritto e Rovescio”, Salvini ha fatto capire a chiare lettere che sulla TAV non è disposto a fare un passo indietro, non è disposto a ricoprire di terra un buco già incominciato ma a finire, ultimare i lavori.
Alla domanda secca da parte del conduttore:
“Ma lei questo Governo arriverebbe fino a metterlo in crisi per la TAV?”
Salvini risponde:
“Ma guardi… se qualcuno mi dice che non servono i treni, non serve aiutare gli imprenditori, non serve aiutare i pendolari e gli agricoltori e va fino in fondo…. anche io vado fino in fondo! Perché l’Italia non può rimanere scollegata dal resto d’Europa!”
Nel frattempo Di Maio invoca quell’analisi costi-benefici che giustificherebbe la sua contrarietà all’opera.
Ma quest’analisi costi-benefici potrebbe essere truccata, a quanto pare.. dipende da chi la chiede..
Il Vicepremier pentastellato, sentite le dichiarazioni dell’alleato di Governo replica:
“Non si può mettere a rischio il governo per un punto nel contratto: è un paradosso. Ci vuole serietà!” Dando poi dell’irresponsabile allo stesso leader leghista.
Di Maio purtroppo si trova in una situazione difficile. Un vero e proprio scacco.
Perché se dovesse indietreggiare dalle sue posizioni e dire SI’ alla TAV come vorrebbe Salvini, Grillo sarebbe già pronto a sfiduciarlo e Di Battista ad uscire e dissociarsi.
Se invece dovesse continuare a sostenere il NO si potrebbe davvero arrivare ad una crisi di Governo oltre al fatto che il Movimento 5 Stelle perderebbe i voti del Nord come sottolineato dallo stesso Di Maio.
Staremo a vedere come andrà a finire. Intanto sono ore di tensione, ma ricordiamo che un’eventuale caduta del governo non prospetterà nulla di buono.