Supreme, la nota marca che vede come fan anche Fedez, nella sua collezione inneggia a satana.
Non solo.
Ordinando uno dei suoi prodotti ci si può trovare recapitata una cartolina dentro il pacco con la scritta: “I love satan”.
Questo quanto accaduto ad una famiglia di Milano che, ordinato online uno zaino della nota marca Supreme, ha trovato al suo interno anche uno sticker raffigurante un bambino che scrive: “I love Satan”.
Un errore?
Nient’affatto: la cartolina riprende una delle immagini della collezione di T-shirt della griffe esclusiva per i giovani.
Operazione di marketing che recapita il diavolo a casa senza nemmeno essere richiesto.
Ma analizziamo l’immagine.
Supreme utilizza l’ingenuità, la semplicità e l’innocenza dei bambini per dichiarare amore verso colui che rappresenta il male personificato.
Tre bambini di spalle con il grembiulino bianco dell’asilo che disegnano la natura e un bambino vestito di verde che nel cielo dello stesso disegno scrive: “I love satan“. E la scritta Supreme compare proprio sulla schiena di quest’ultimo bambino.
Fatto grave inoltre è che questa iconografia non è originale, ma ricopiata interamente da una raffigurazione d’autore, con la sola differenza della scritta macabra.
L’opera si chiama “Friends” ed è stata realizzata dall’illustratrice americana Rachel Isadora che non voleva certo osannare il diavolo.
Supreme, mancando di rispetto e senza alcun permesso, non ha fatto altro che alterare l’immagine originale inserendo le parole inneggianti alla bestia.
Supreme utilizza i bambini per far passare la sua appartenenza a satana.
Tutto questo fa rabbrividire.
Coloro che dovrebbero essere maggiormente tutelati e protetti vengono esposti senza ritegno e barriere al principe del male.
Infatti, come ben spiega don Paolo Ciccotti, esorcista attivo nella diocesi di Vigevano:
” E’ proprio una corruzione dei piccoli, sconvolgente. Un bambino o un adolescente che mette una maglietta così, o usa questo adesivo, viene di fatto plagiato. E’ come se gli mandi giù con l’imbuto un cibo avvelenato. Questo è scandalizzare i piccoli, perchè se nutri un fanciullo con scritte come: “I love satan” lo scandalizzi veramente e gli dici una cosa che lì per lì può non comprendere, ma che è gravissima. Gesù l’ha detto: « Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino » “.
Ma questa non è l’unica raffigurazione macabra che troviamo nella collezione Supreme. Se entriamo nel suo sito possiamo vedere: un’immagine stampata su una maglietta nella quale si vedono un uomo e una donna che uccidono un bambino e accanto c’è la scritta “satan“, come a voler rappresentare sacrifici satanici sugli innocenti.
E raffigurazioni di crocifissi blasfemi, bambini che giocano sessualmente, oltre ad avere il pene al posto del naso. Un messaggio di pedofilia passando attraverso la sessualizzazione precoce dei bambini.
E ancora.
Immagini con sacrifici umani e cuori accanto al nome di satana.
Tutto questo fa ben pensare al significato del marchio Supreme.
Supreme significa supremo, sommo. Ma come spiega sempre l’esorcista don Paolo: “L’unico Supremo è Dio, e invece qui, volente o nolente, assistiamo a un rovesciamento, con la scritta Supreme associata a satana e immagini diaboliche. E’ il male, certo, che si oppone al Padre Creatore. E’ una ribellione manifesta, bisogna essere ciechi per non vederla. Al diavolo non interessa vendere le magliette, gli interessa staccarci dall’Amore di Cristo e farci capitolare“.
Purtroppo viviamo in un mondo nel quale il diavolo entra e si camuffa, pensando di nascondersi o di entrare inosservato, in ogni ambiente: moda, soprattutto nelle marche più griffate, nei testi delle canzoni o negli sketch, ad esempio l’ultimo di Virginia Raffaele a Sanremo.
E l’astuzia di satana è proprio quella di far passare come “bigotti” quei fedeli che non sanno cogliere l’ironia.
Don Paolo per spiegare ai bambini questo agire della bestia usa la storia di Cappuccetto Rosso e dice: “Se il lupo non si fosse travestito da nonna, Cappuccetto Rosso non ci finiva in bocca, no?“.
Occorre capire che osannare un nome significa esprimere la propria appartenenza, mettersi sotto la sua signoria. I cristiani cattolici nel Credo dichiarano “Io credo in Dio Padre“. Rivendicano così la loro paternità al Creatore. Osannare satana significa rinnegare questa paternità e mettersi al servizio della bestia. Proclamare il suo nome significa aprire le porte del male e chiamare satana in aiuto, in soccorso. E lui è ben pronto ad intervenire, per esempio facendo oscillare e incrementare le vendite di quel determinato prodotto.
Satana è l’illusione di poter vincere, di poter essere potenti, di poter avere tanti soldi.
Ma è solo un’illusione perchè alla fine presenterà il suo terribile conto.