Orlando diffonde falsità ma perde lo stesso la battaglia contro Salvini

Si è concluso domenica 6 gennaio alle ore 23.59 il sondaggio iniziato venerdì 4 gennaio alle 11.20 che vedeva come protagonisti contrapposti: il sindaco di Palermo Orlando e il ministro degli interni Salvini.

Il 7 gennaio sono arrivati i risultati che confermano con il 60,27% il pieno appoggio per Salvini sul Decreto Sicurezza. Ancora una volta i cittadini si sono pronunciati in favore di un Decreto Sicurezza che non solo regola i flussi migratori ma pone fine a tutte quelle agevolazioni e diritti che gli stessi cittadini italiani non usufruiscono nei paesi africani.

I lettori de ilSicilia.it, fra il Ministro Salvini, che ha messo la firma e la faccia sul Decreto Sicurezza, e il sindaco Orlando hanno rinnovato il loro sì al primo. Hanno confermato che la linea dura tenuta da Salvini rispetta gli impegni assunti con gli elettori nel suo programma elettorale.

Il quesito del sondaggio era infatti: Decreto Sicurezza, stai con Orlando o con Salvini?

Questo l’esito:

25.482 persone (pari al 38,73%) hanno scelto l’opzione “Con il sindaco Orlando, i diritti prima di tutto”, mentre 38.652 votanti (pari al 60,27%) hanno scelto l’opzione “Con il ministro Salvini, il decreto fa ordine in questa materia”.

Il sindaco Orlando, scrivendo una lettera alle amministrazioni comunali, intende violare l’art. 13 del Decreto Sicurezza convertito nella Legge 132/2018 firmata dal Presidente della Repubblica e valida su tutto il territorio nazionale.

Occorre dunque far chiarezza su questo art. 13 del Decreto così oggetto di contrasti.

L’art. 13 del Decreto Sicurezza statuisce che: “Il Permesso di Soggiorno non costituisce titolo per l’iscrizione anagrafica” e quindi il poter ottenere la residenza, fermo restando che “l’accesso ai servizi previsti dal Decreto e quelli comunque erogati sul territorio come l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale è assicurato dal luogo di domicilio“.

Pertanto, negare l’iscrizione anagrafica non significa ridurre i servizi alla persona come sostenuto da alcuni primi cittadini!!!

Orlando invece, facendo finta di non saper leggere, dà ordine di continuare ad iscrivere all’anagrafe cittadini stranieri perchè altrimenti non possono iscrivere i figli a scuola e avere l’accesso alla sanità pubblica violando così i diritti alla persona.

Ma questo è palesemente falso perché tali diritti sono garantiti dal domicilio. Non è necessario concedere la residenza.

Ma Orlando continua con la sua campagna elettorale in vista delle elezioni di maggio ed unito ad altri sindaci, come De Magistris, crea scompiglio per danneggiare il Governo.

Forse vogliono costringere Salvini a denunciare qualche sindaco così che possa iniziare la trafila giudiziaria fino ad arrivare alla Corte Costituzionale? E poi, magari, come sempre accade ci troveremo magistrati pronti a sostenere con giri di parole ingannevoli che il Decreto Sicurezza è incostituzionale?