La tesi/rivelazione di Colombo: il “Ministerium” della vera Chiesa non può essere in mano a Bergoglio. Ecco secondo logica chi lo detiene

di SAMUEL COLOMBO

La questione è molto semplice. Se partiamo dal concetto che ci sono due chiese: una vera, santa, cattolica, apostolica, romana e una falsa (cit. Padre Pio – vedi link), stravagante (cit. Beata Emmerick – vedi link), contro-chiesa (cit. Mons. Fulton Sheen – vedi link), allora per coerenza non possiamo pensare che ci sia anche un solo minimo rapporto tra le due. La vera Chiesa non può condividere nulla con la falsità e la menzogna. Neanche in casi di estrema emergenza come quello che stiamo vivendo ora. L’emergenza non implica l’unione con l’eresia. Non può esserci una divisione di ruoli in due chiese distinte. Se dunque Benedetto XVI ha conservato il “munus petrino“, secondo logica, non può aver lasciato il “ministerium” a Bergoglio perché quest’ultimo rappresenta un’altra chiesa. Mi seguite? Se abbiamo due chiese e due papi, dobbiamo avere anche due “munus e due “ministerium. Ma ricordiamo un attimo che cos’è il “munus” e che cos’è il “ministerium“. Il “munus” riguarda l’investitura dall’alto. Il “ministerium” il governo della Chiesa. Ma come ben sapete la questione è un po’ più complicata. Perché in teoria il “munus” non può essere separato dal “ministerium. Però Benedetto XVI sappiamo che è stato costretto a dimettersi. Sappiamo che è in sede impedita. Quindi a chi è stato affidato il governo della vera Chiesa? A Bergoglio non è possibile. Perché lui è a capo della falsa chiesa e non può governare la Chiesa di Cristo. Quindi ricapitolando: abbiamo due chiese, due papi, due “munus” e due “ministerium“. Il “munus” della vera Chiesa appartiene a Benedetto XVI che ha ricevuto un’investitura dal Cielo. Bergoglio invece, eretico, apostata, scismatico, idolatra e usurpatore del trono petrino, grazie anche alla preziosa testimonianza del Cardinal Danneels (vedi mafia di San Gallo), sappiamo che ha ricevuto un’investitura umana, non divina. Un’investitura frutto di una menzogna. Un’investitura da satana. Apro e chiudo una parentesi. [Voglio sottolineare il fatto che essendo l’elezione di Bergoglio frutto di una manipolazione, il falso papa risulterebbe anche scomunicato dalla vera Chiesa secondo la “Universi Dominici Gregis” del 1996 di Giovanni Paolo II che dice che non si può manipolare un’elezione al soglio pontificio – vedi link]. Quindi Bergoglio ha in questo caso sia il “munus” ovvero l’investitura da satana, sia il “ministerium“, ovvero il governo della sua falsa chiesa. Lui assieme ai suoi amici massoni. Chiaro, no? Quindi “munus” e “ministerium” della falsa chiesa. O di quella che Padre Paul Kramer chiama “chiesa della massoneria” (vedi link). Non della vera Chiesa. Questo il punto che non è mai stato affrontato. Perché badate bene, lo ripeto: non può avere il “munus” Benedetto e il “ministerium” Bergoglio se ci sono due chiese diverse e distinte. Anzi direi opposte e contrarie.

Quindi rimane l’ultimo interrogativo: a chi è affidato il “ministerium” della vera Chiesa se oggi Benedetto è in sede impedita?

Per me la risposta è ovvia. A don Alessandro Minutella. Lui ha il “ministerium” della vera Chiesa di Cristo. Perché solo lui, senza investitura ufficiale ovviamente, si sta muovendo a livello nazionale e internazionale per svelare i piani della massoneria ecclesiastica e per conservare i fratelli nella fede. Preghiere, messe ed incontri solo ed unicamente in comunione con il vero Papa. Quindi con la vera Chiesa. Quindi con Cristo. Lui rappresenta a livello pratico il governo della Chiesa che non scende a compromessi. Lui solo rappresenta la difesa del Cattolicesimo romano. Ora con il “sodalizio sacerdotale mariano” ancora di più. E poi non era stato Benedetto XVI (allora un giovane Ratzinger), nel 1969 a parlare di “Piccolo Resto”?

Cito:

Avremo presto, preti ridotti al ruolo di assistenti sociali e il messaggio di fede ridotto a visione politica. Tutto sembrerà perduto, ma al momento opportuno, proprio nella fase più drammatica della crisi, la Chiesa rinascerà. Sarà più piccola, più povera, quasi catacombale, ma anche più santa. Perché non sarà più la Chiesa di chi cerca di piacere al mondo, ma la Chiesa dei fedeli a Dio e alla sua legge eterna. La rinascita sarà opera di un Piccolo Resto, apparentemente insignificante eppure indomito, passato attraverso un processo di purificazione. Perché è così che opera Dio. Contro il male, resiste un piccolo gregge“.

Bene, don Minutella sta riunendo tutti i veri cattolici sparsi per il mondo ed è a tutti gli effetti la guida di questo “Piccolo Resto“. E questo non sarebbe governo della Chiesa? Con i tempi che corrono dobbiamo imparare ad uscire da certi schemi. Con il “Grande Prelato” ad esempio non potremo più pensare ad una logica di conclavi, riunioni di vescovi, cardinali, strutture, eccetera. Avremo una Chiesa clandestina ma santa dice Ratzinger. Il resto sarà menzogna, corruzione, inganno. E qui mi sto riferendo in modo particolare al piano di realizzazione da parte dei massoni di un’unica religione mondiale. Spero di essere stato chiaro.