“Mi chiamano servo di Soros, vorrei dire viva Soros! Di finanzieri ce ne sono a centinaia, ma lui investe in Ong e in fare integrazione“.
Parole vergognose pronunciate da Gad Lerner durante la trasmissione Piazza Pulita su La7.
Di fronte a queste dichiarazioni davvero preoccupanti è subito intervenuto il conduttore Formigli ricordando: “Ha fatto a pezzi l’Italia con una manovra“. Ma Lerner ha replicato: “Lo hanno fatto in molti. Soros ha deciso di investire una parte dei miliardi guadagnati, nelle Ong, nel finanziare una bella Università a Budapest, progetti per l’integrazione dei rom…. questo lo rende il mostro della tecno-finanza di cui tutti parlano…. sarebbe il fulcro di una tenaglia che stritola e depreda l’Italia, poverina, la grande proletaria alla quale dovremmo tutti quanti essere leali“.
Prima della fine dell’intervista, con un atteggiamento arrogante, Lerner sfida poi tutti coloro che imputano a lui di essere un radical chic: “Mi chiamano comunista con il Rolex? Ecco ve lo mostro“.
Gad Lerner osanna Soros, il capitalista globalista che risponde ai poteri forti e usa i suoi soldi per destabilizzare Paesi. Lui vince, lui guadagna se il mondo perde. Crisi economiche, guerre sono linfa vitale per il suo portafoglio.
Negli anni 80′ e 90′, per fare degli esempi, aveva usato la sua ricchezza per finanziare le rivoluzioni in decine di nazioni europee, tra cui la Cecoslovacchia, la Croazia e la Jugoslavia grazie alla donazione di capitali ai partiti di opposizione politica, alle case editrici e ai media indipendenti.
Perchè questo?
Perchè Soros, successivamente, da buon speculatore sfruttava l’analista Jeffrey Sachs per consigliare ai nuovi governi di privatizzare immediatamente tutti i beni pubblici, consentendo così di vendere gli asset che aveva acquisito durante le turbolenze dei mercati durante le crisi.
Ragione per la quale, il “Soros Fund Management“, fondo di investimento creato da Soros nel 1969, è una delle aziende più potenti del mondo della finanza internazionale.
Ma Soros è anche considerato, come afferma il conduttore Formigli, il responsabile della sciagurata manovra speculativa del 1992 operata contro la Banca d’Italia che causò una perdita valutaria pari a 48 miliardi di dollari. La lira italiana riportò una perdita di valore del 30% e l’uscita dal Sistema Monetario Europeo. Per rientrarvi, il Governo italiano fu obbligato ad una delle più pesanti manovre finanziarie – circa 93mila miliardi di lire.
Ma, nonostante questo, Lerner ha il coraggio di difenderlo, dicendo: “L’hanno fatto in molti“.
George Soros è il miliardario americano di origini ungheresi responsabile di finanziare la tratta dei migranti dal Nord Africa all’Italia sostenendo Ong attive nel Mediterraneo. La sua ennesima operazione di “trading”, celata dagli obiettivi filantropici vantati dalla sua Fondazione “Open Society” che finanza direttamente le Ong nel Mediterraneo, secondo un’inchiesta aperta, aiuterebbe gli immigrati ad arrivare in Italia.
Ma c’è chi difende Soros, c’è chi difende un uomo che non ha paura di distruggere, uccidere, sfruttare. Un uomo che crea guerre, destabilizza governi, vuole la globalizzazione per costruire un Unico Ordine Mondiale. Per questo ha intenzione di distruggere i confini nazionali e creare una struttura di “governance global” con poteri illimitati. Soros infatti, utilizza i suoi soldi e le sue conoscenze per influenzare la politica e creare crisi, sia economiche che sociali, per portare avanti il progetto della globalizzazione. Ecco perché Soros vuole distruggere le democrazie occidentali.
Ciò che vuole fare anche nel nostro Paese.
Usare gli immigrati per far cadere il Governo e mettere poi un élite di illuminati che rispondono ai poteri forti.
Eppure c’è chi lo difende e grida: “Viva Soros!”.
Ma non è il solo.
Durante la trasmissione “Otto e mezzo” su La7 andata in onda il 2 febbraio 2019 dal titolo: “Immigrazioni e Ong” troviamo Lilli Gruber difendere Soros e attaccare il deputato di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza.
Infatti, quando il politico, rivolgendosi a Venzon, fondatore e presidente del movimento Paneuropeo Volt, dice:
“Perchè non vi indignate per il traffico delle Ong, finanziate dai grandi speculatori internazionali che pagano gli scafisti tra la Libia e l’Italia per riempirci di gente?“,
Lilli Gruber insorge immediatamente:
“In questo studio non facciamo il discorso delle Ong finanziate da Soros. Vuole un consiglio? Lasci perdere il finanziere Soros e la vostra teoria“.
E Fidanza chiede: “Perchè? E’ così scomodo citare Soros?“.
Beh, non ci stupisce. Lilli Gruber partecipa alle riunioni del Club Bilderberg, dove si riuniscono i più grandi massoni del mondo.
In conclusione i poteri forti hanno uomini dislocati ovunque: nella politica, dentro le istituzioni, i media, la giustizia, l’intrattenimento. A loro servono persone che possano influenzare altre persone così da controllare le menti del popolo.
Ma attenzione! Ora il popolo sa, si è svegliato e non intende chinare la testa.