Bergoglio ora inizia davvero a preoccuparsi. Il numero dei sacerdoti infatti che stanno uscendo dalla sua falsa chiesa non fa che aumentare giorno dopo giorno. Le condanne che infligge non riescono a frenare il desiderio di rispondere alla propria coscienza. Non hanno avuto l’effetto sperato da parte della massoneria ecclesiastica che voleva zittire tutti gli altri secondo il principio: “Colpiscine uno per educarne cento”. Anzi è proprio lo stesso martirio di don Alessandro Minutella in primis (con la riduzione allo stato laicale) e poi l’offerta sacrificale con l’accettazione delle condanne da parte degli altri sacerdoti che si sono aggiunti alla battaglia, che sta facendo scaturire frutti salvifici. Un esempio lampante di come opera Nostro Signore Gesù Cristo. Dal sacrificio, dal sangue versato viene la vittoria. Così aumentano i sacerdoti e aumentano i fedeli in tutto il mondo che sanno la verità e che riconoscono come papa Benedetto XVI.
Ecco che dopo aver intervistato recentemente don Enrico Bernasconi e don Robert Benko, oggi ci troviamo qui con padre Alejandro Medel che abbiamo raggiunto a Ciudad del Este, seconda città più importante del Paraguay dopo la capitale Asuncion, situata al confine con il Brasile.
Buongiorno caro padre e grazie per aver accettato questa breve intervista. So che di questi tempi non è facile esporsi. Non è facile trovare il coraggio di reagire. Di immolarsi per la verità. Grazie dunque per la testimonianza di fede che andrà a dare.
Iniziamo subito.
So che lei è cileno, mi corregga se mi hanno informato male. Vive però ormai da anni qui in Paraguay. E so anche che è lei è un esorcista, giusto?
Sì, io sono qui già dall’inizio del 2010. Sono sacerdote diocesano e appartengo alla Diocesi di Ciudad del Este, qui in Paraguay. A un certo punto [del mio servizio sacerdotale n.d.r.] mi è stato assegnato l’incarico di esorcista fino all’anno 2020, quando mi dissero che c’era un altro esorcista della diocesi, quindi ho esercitato questo ufficio per 8 anni.
Ecco, ci racconti un po’ il suo percorso da quando è stato ordinato sacerdote fino ad oggi.
Bene, ho vissuto in vari posti. Qui c’era un seminario che poi è stato chiuso e ho insegnato filosofia in vari corsi al seminario e dal mese di marzo del 2012 ho iniziato a svolgere il ruolo di esorcista. Ho vissuto nel seminario per un periodo, poi nella cattedrale di Lima per 3 anni e poi ho fatto alcuni brevi viaggi, principalmente in Italia, per specializzarmi come esorcista. Successivamente ho avuto incarichi presso altre parrocchie e per un certo tempo sono stato anche responsabile di una pastorale di bambini dagli 8 ai 12 anni. C’erano anche dei seminaristi di qui, della diocesi, che aiutavano in quest’attività, con il permesso del mio superiore, anche nelle parrocchie dove ho vissuto, in Cattedrale e in altre parrocchie. Ho creato gruppi per la formazione delle persone che ho chiamato proprio “gruppi di formazione”. Ho lavorato anche con i giovani con i quali facevamo cinema, canto, dottrina, preghiere.. tutte cose che facevo principalmente le domeniche pomeriggio. Quindi ho lavorato con una gamma di età: dai bambini fino alle persone adulte, svolgendo qualsiasi tipo di lavoro.
Però stiamo parlando di una vocazione adulta, giusto?
Sì, certo. Ho avuto una vocazione da adulto, ma il mio lavoro pastorale è stato con questa pastorale di bambini dagli 8 ai 12 anni, fino alle persone adulte.
Da quando è sacerdote lei?
Da aprile 2010. Stiamo parlando di circa 12 anni e mezzo più o meno..
So che ora sta avendo problemi con la diocesi e i suoi superiori, ci racconti..
Riguardo questo argomento, con tutto quello che è successo ultimamente, sia nella mia sfera personale come nella stessa Chiesa, io non sto esercitando il sacerdozio in comunione con il mio vescovo. In realtà dovrebbe essere così di norma, però, che è successo? Durante il cammino, in questo cammino sacerdotale – a causa di varie situazioni [accadute n.d.r.] nei viaggi e tra queste cose anche la morte di uno dei miei fratelli minori – siamo una famiglia di otto fratelli e adesso rimaniamo in sette – dopo essere stato per un periodo fuori, al rientro da un viaggio durante una visita in Diocesi (sono sempre stato a contatto con molte persone), ho conosciuto e iniziato a celebrare la messa tradizionale. Ho iniziato ad approfondire la comprensione della messa, non solo a celebrarla, ma anche a leggere e studiare le differenze [con la messa “Novus Ordo” n.d.r.] e mi sono reso conto che questa [la messa tradizionale n.d.r.] dovrebbe essere insegnata nei seminari. Ai seminaristi andrebbero insegnate queste cose, però nessuno dice nulla.
Allora ho conosciuto l’esistenza di questa messa che è stata celebrata praticamente dal tempo apostolico fino alla seconda metà del XX secolo, quando la messa è stata cambiata. E studiando ambedue i testi mi sono reso conto che c’è stato un vero e proprio cambiamento nel rito della messa, diciamo che è stato “protestantizzato” a tal punto che potremmo dire che nella nuova messa si esprime il pensiero di Lutero. Lo vediamo principalmente nell’offertorio. Dove quando si presenta l’offerta, quando si presenta il pane, la messa nuova – faccio una breve analisi – dice così: “Benedetto sei tu, Signore, Dio dell’universo: Dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo; lo presentiamo a te, perché diventi per noi cibo di vita eterna.”
Di fatto con questa preghiera potrei presentare qualsiasi alimento e non direi nulla che vada contro la verità, perché se per esempio presento una pizza, o un pezzo di pane o un panino, questo è vita per il mio corpo, e ne ringraziamo il Signore; ed effettivamente è frutto del lavoro dell’uomo, ma non c’è più l’intervento di Dio, creatore di questa natura.
Però c’è una differenza abissale nella messa tradizionale quando si presenta il pane e questo lo possiamo capire traducendo il testo dal latino, nella parte in cui si presenta il pane, che dice così: “Accetta, Padre santo, onnipotente eterno Iddio, questa Ostia immacolata”.
Qui emergono due cose: primo, che non viene chiamato pane, ma viene chiamata Ostia. La parola Ostia fa riferimento a due cose: fa riferimento a un sacrificio e a una vittima.
Allora non è più lo stesso che presentare il pane, non è lo stesso che presentare qualsiasi alimento e si presenta come quello che è, lo stesso Gesù Cristo presente sotto le specie eucaristiche, in questo caso il pane.
Mi perdoni se la interrompo ma non pensa che ci sia una strategia per arrivare a mostrare un’idea di un pane che è pane e non è più il corpo di Cristo?
Esattamente!
È un’idea totalmente orizzontale perché, adesso darò una spiegazione completa così che si possa capire meglio tutto. Il secondo punto è “Immacolata”. Ricordiamo che nell’Antico Testamento, quando si sceglieva l’animale per il sacrificio, doveva essere senza difetti e senza macchie. Immacolato significa senza macchie. Quindi qui si sta facendo riferimento alla vera vittima, al vero Agnello Pasquale dell’Antico Testamento, che è Gesù Cristo.
Questa è la figura del vero Cristo. Gesù Cristo che è senza peccato. Uomo vero e Dio vero. E dopo dice: “che io, indegno servo tuo, offro a Te, Dio mio vivo e vero, per gli
innumerevoli peccati, offese e negligenze mie” e qui fa riferimento al sacerdozio ministeriale. Ricordiamo che Lutero negava l’esistenza del sacerdozio comune, che si riceve quando si viene battezzati. Quando si viene battezzati si riceve quello che viene chiamato il sacerdozio comune. Tutti siamo sacerdoti.
Lei sta nominando Lutero, ma Bergoglio sta riabilitando Lutero.
Sì, certo. Abbiamo visto che addirittura in Vaticano è stata messa la figura di Lutero. Però se andiamo all’essenza della preghiera, lì c’è il pensiero di Lutero.
Nella messa nuova sparisce l’idea, la figura del sacerdozio, perché il sacerdote ministeriale è il ponte tra Dio e gli uomini e nella messa nuova, nell’offertorio quando si offre il pane, che nella messa tradizionale viene chiamato Ostia, che è anche il modo più corretto perché è la vittima che si offre come sacrificio per redimerci dai peccati – e i peccati esistono in tutti i tempi, ci saranno fino alla Fine dei Tempi – è necessario questo atto di riparazione che si perpetua nel tempo, dal Golgota fino all’ultima messa che verrà celebrata alla Fine dei Tempi. E la preghiera continua: “e per tutti i circostanti” c’è una separazione tra colui che sta presentando l’Ostia e i circostanti, perché il sacerdote agisce in nome o in rappresentanza di tutti i circostanti, mentre nella messa nuova sembra che non ci sia differenza tra il sacerdote e i fedeli che partecipano al sacrificio della messa, e anche qui un’osservazione.
Si dice in modo decisamente sbagliato che la messa è una festa.
Questo è un grande errore. La messa non è una festa. Se ci pensiamo bene, come posso andare con uno spirito di festa ad un sacrificio? La messa si definisce con una sola parola, la parola è sacrificio.
Continua la preghiera dell’offerta del pane, o dell’Ostia, e dice: “come pure per tutti i fedeli cristiani vivi e defunti”. Se io offro/presento il pane solamente come pane evidentemente ai defunti non serve a nulla, mentre questo, che sta per diventare il corpo di Cristo, allora sì, serve ai vivi e serve anche per i defunti. E continua ancora: “affinché a me ed a loro torni di salvezza per la vita eterna”. Ha rilevanza anche su questa vita, per la vita eterna. Anche per i defunti. Certo, perché noi conosciamo l’efficacia che ha la messa sulle anime sante del Purgatorio che già sono salve. La salvezza non gliela toglie nessuno, ma manca loro di riparare per i peccati. Sì, i peccati sono perdonati ma manca la riparazione di questi peccati. E si può completare con il sacrificio della messa quando si offre la messa per loro. Quando qualcuno o il sacerdote offre la messa per loro.
Che cosa sta succedendo oggi all’interno della Chiesa? O meglio, forse sarebbe opportuno parlare di due chiese. Abbiamo infatti due papi, due uomini vestiti di bianco e quindi due chiese distinte. Ma come lei mi insegnerà, non ci possono essere due papi. Nostro Signore Gesù Cristo infatti ha detto: “Tu es Petrus”. Non ha usato il plurale. Non si è rivolto a più persone. Quindi se Pietro è uno solo, l’altro che cos’è? Un falso papa? La logica me lo impone. Non è solo un fatto di coscienza. Ma ecco che i fan di Bergoglio a questo replicano: “Non c’è nessun falso papa. Benedetto XVI si è dimesso”, ma noi sappiamo benissimo che Benedetto XVI è stato costretto a dimettersi. E quindi, anche solo per questo motivo, le dimissioni sono da considerarsi nulle. Il Cardinal Danneels, belga, per esempio ha parlato della cosiddetta “Mafia di San Gallo” (lui, il Cardinal Danneels, era uno di loro) che per anni (fin dai tempi di Wojtyla) ha lavorato nell’ombra per contrastare la grande influenza in Vaticano di Ratzinger fino a far eleggere una persona (Bergoglio) al soglio pontificio che portasse avanti le loro riforme, il loro progetto di una nuova chiesa in vista dell’unica religione mondiale del NWO (New World Order). Apro e chiudo una parentesi. La “Universi Dominici Gregis” di Giovanni Paolo II del 1996 scomunica chi manipola un’elezione al soglio pontificio. Ma andiamo avanti. Così Benedetto XVI ha pensato di usare una strategia. Siccome non tutti potevano sapere che era stato costretto oltre al fatto che non poteva immaginare che Danneels avrebbe rilasciato quelle dichiarazioni ha pensato egli stesso di invalidare le dimissioni, confidando nel fatto che prima o poi qualcuno avrebbe sollevato il problema. Ci sono voluti anni. Ma la verità ora sta venendo a galla. Ma come ha invalidado queste dimissioni? Commettendo più di quaranta errori nella “Declaratio“. Conservando il “munus petrino” e dividendolo dal “ministerium“. E questo assolutamente non si può fare. Ma non solo. In questi anni ci ha dato tutta una serie di indizi per farci capire che il papa è ancora lui. Qualche esempio. Si veste ancora da papa, quando se uno rinuncia deve tornare ad essere quello che era prima di diventare papa. E quindi vestirsi di conseguenza. Si firma P.P. (“Pontifex pontificum“), Bergoglio invece no. Scrive libri ed interviene al momento opportuno quando invece ha detto che si sarebbe ritirato e sarebbe rimasto in silenzio. Poi gli hanno dato il titolo di “papa emerito” ma nel Codice di Diritto Canonico questa figura non esiste.
Ora io mi chiedo e le chiedo, scusandomi per essermi così tanto dilungato: non è che forse Benedetto XVI ci sta comunicando che è ancora lui il vero papa, ma non può dirlo in modo esplicito? In sostanza chi è il vero papa secondo lei?
Mi limiterò semplicemente a dire che non possono esistere due papi.
Solamente uno è vero, perché le parole di Gesù ci indicano con chiarezza: “Tu sei Pietro, sopra di te edificherò la mia Chiesa” e queste sono parole valide anche per tutti i suoi successori.
Ora, in quanto alla Chiesa, non possono esistere neanche due chiese, ce n’è solo una. E come possiamo discernere chi è nella Chiesa e chi non lo è? Prima di tutto per essere nella Chiesa bisogna essere battezzati. In secondo luogo bisogna seguire l’unica e vera dottrina, e questo si trova nella tradizione. Colui che si allontana dalla dottrina tradizionale, rimane automaticamente fuori dalla Chiesa.
Oggigiorno disgraziatamente vediamo che una gran parte della gerarchia, direi quasi con certezza più del 50% dell’alta gerarchia della Chiesa, si è allontanata dalla vera Chiesa volontariamente perché si è allontanata dalla dottrina. E questo ha altri effetti, perché come vediamo adesso vengono addirittura celebrate messe sacrileghe a tal punto che ogni giorno ci si dice: “bene questo già non mi sorprende più”, ma nonostante tutto sì che continua a sorprendere!
Tutti vediamo le assurdità che sono ogni giorno maggiori e questo è un effetto dell’allontanamento dalla dottrina. La liturgia è un riflesso della dottrina. Quando la dottrina è corretta, ne consegue che la liturgia è corretta, quando la dottrina è deformata, anche la liturgia ne uscirà deformata. E adesso, da quello che vedo, visto che la maggior parte dell’alta gerarchia della Chiesa si è allontanata dalla vera Fede, stanno insegnando come dice San Paolo: “Dottrine accattivanti e bizzarre”, però questi pastori si stanno dirigendo verso il burrone portando le pecore al precipizio, ed essi cadranno con loro.
Questo è il grande problema. Questo è il vero dramma. Per questo noi dobbiamo rimanere saldi nella tradizione, perché lì c’è la verità, nella tradizione.
Cosa si insegna fondamentalmente nel Catechismo? Almeno una volta si insegnava questo e dovrebbe essere ancora così. Dov’è il deposito della nostra fede? Nella Sacra Scrittura e nella tradizione. E nella tradizione risplendono i Padri della Chiesa, risplendono i Santi Papi come San Gregorio Magno, come San Leone Magno e abbiamo i Dottori della Chiesa. Ma adesso assistiamo a dichiarazioni di vescovi, di moltissimi Vescovi, che contraddicono tutto ciò che ci viene insegnato dai Dottori della Chiesa, dai Padri della Chiesa e che è stato inoltre riaffermato storicamente come vera interpretazione della parola di Dio da parte della Chiesa. Lì sicuramente troviamo la dottrina. Questo è il grande dramma di oggi e questo fa sì che si cominci a pensare alle perversità. Ad esempio ci sono ora vescovi che chiedono la benedizione dei matrimoni omosessuali, la mascherano da tolleranza, da atteggiamento inclusivo, eccetera.. e qui c’è una cosa, un nome che eccelle, la chiamano “misericordia“. Ma accettare l’errore non è misericordia. Accettare qualcosa che va contro la parola di Dio non è misericordia. È il contrario. Perché, invece di aiutare le persone a raggiungere il fine ultimo dell’uomo, che è l’unione, la felicità con Dio, in questo modo le persone vengono portate all’infelicità, alla sofferenza eterna, al fuoco eterno.
Questo possiamo vederlo chiaramente nei quattro Vangeli. Nei Vangeli c’è un campo di applicazione, ce n’è solamente uno. Nella Sacra Scrittura troviamo quattro narrazioni di un unico Vangelo, perché il Vangelo è la buona novella, è la buona notizia, la rivelazione nella sua pienezza che ci ha portato Gesù Cristo, che è il verbo, la parola di Dio. Quindi se si leggono le quattro narrazioni – Matteo, Marco, Luca e Giovanni – vediamo chiaramente che Gesù Cristo ha parlato più dell’inferno che del Cielo. Perché Gesù ha fatto così? Perché è come noi.
A causa della colpa originale, a causa del peccato originale veniamo in questo mondo e in questo mondo viviamo tutta la nostra vita, inclinati verso il peccato. Gesù ci avverte che esiste il pericolo che ci condanniamo e, siccome ci ama di vera Misericordia, ci avverte del pericolo del peccato. Il peccato è il grande problema del mondo. Non come viene dipinto ora parlando dell’estinzione di alcune specie animali, di alcune specie di piante, o di essere rispettosi dell’ambiente. Questo è semplicemente mascherare e sviare la verità. Dobbiamo concentrarci sull’anima. A cosa serve all’uomo avere il mondo intero se poi perde la sua anima! Per questo noi – ed è ciò che vivo nella mia esperienza di cristiano, quello che ho potuto imparare da sacerdote e che devo ancora continuare ad approfondire perché siamo molto limitati e dobbiamo sempre leggere, meditando la parola di Dio e cercando buoni autori – dobbiamo concentrarci su come salvarci. E ci salviamo compiendo la volontà di Dio. E Dio ci parla in positivo e in negativo. In positivo: “Fai questo, fai tutto”, in negativo: “Non fare questo, non fare quest’altro”. Adesso no, adesso la falsa misericordia dice che non ci sono problemi. Vivi come vuoi, sicuramente Dio ti porterà in cielo, perché ti ama. No signore! Pensiamo alle parole di Gesù Cristo quando parla della sua seconda venuta. Alcuni li metterà alla sua destra e altri alla sua sinistra. A quelli alla sua destra dirà: “Venite, benedetti da mio Padre”, aggiunge questa espressione “da mio Padre”, ma quando parla di coloro che sono alla sinistra, ossia dei reprobi, quelli che lo hanno rifiutato volontariamente e che non hanno scuse perché avevano le armi sufficienti per riconoscere Dio e lo hanno rifiutato, o per seguirlo e lo hanno rifiutato, a loro dice: “allontanatevi da me, maledetti!”. Non dice “Allontanatevi da me, maledetti da mio Padre”, come ho letto poco tempo fa qualcuno affermare che dice: “Maledetti da mio Padre”. No signore! Dice semplicemente: “Maledetti, allontanatevi da me. Maledetti!”, mentre gli altri sono “Benedetti da mio Padre”. Benedetti da mio Padre versus maledetti.
Quindi il primo dovere di ognuno di noi è di salvarci. E come faccio a salvarmi? Seguendo Dio. E dove lo trovo Dio? Lo trovo nell’insegnamento della tradizione.
“Ubi Petrus ibi Ecclesia“. Dove c’è Pietro, là c’è la Chiesa. Come sapere se sono nella vera Chiesa o nella falsa chiesa? Voglio riprendere ancora il concetto da lei appena espresso e fare una piccola integrazione. Per me non è solo nella tradizione (che trovo risposta n.d.r.) ma nel rapporto inscindibile tra Chiesa, Papa e tradizione in unione con Cristo ovviamente. Se la messa ad esempio viene celebrata in unione con Benedetto XVI sono nella vera Chiesa. Altrimenti se sentiamo: “in comunione con il nostro papa Francesco” vuol dire che siamo nella falsa chiesa (della falsa misericordia come diceva prima, di Lutero e di tutte quelle cose che sappiamo). In tal caso la messa è nulla. Quindi non stiamo rispettando il comandamento che dice: “ricordati di santificare le feste“.
Lei sicuramente, per come parla, non potrà che celebrare messa in unione con Benedetto XVI, conferma?
Io celebro la messa in unione con il Papa. Quando celebro la messa, nel testo si menziona il Papa e il vescovo locale e c’è lo spazio nel testo per dire il nome, io non dico il nome, questo lo lascio a Dio..
Però nel suo cuore lei sa chi è il vero Papa..
Nel mio cuore io mi unisco al Papa che dice Dio..
Certo, ma se Dio ci dice..
Il fatto è che su questo punto c’è confusione. Per questo giustamente, visto che lei ha parlato di documenti e codici di diritto canonico, è necessario approfondire. Ma.. una cosa è quello che faccio come celebrante è un’altra cosa è come sono i fedeli.
Per esempio i fedeli, che non sono molto preparati [in materia n.d.r.], non vanno a pensare ai documenti, al codice di diritto canonico per vedere chi è il vero o il falso Papa. Semplicemente continuiamo a guardare a Cristo principalmente.
Sì, certo. Ma non si possono separare Cristo, la Chiesa e il Papa, perché altrimenti saremmo come i protestanti, come diceva lei poco fa..
Sì, certo però i protestanti..
Mi scusi se la interrompo ma se non parliamo di questo punto importante del Papa [che deve essere nominato n.d.r.] nella messa è come ignorare un piccolo passaggio che ci porta ad essere come i protestanti. Noi siamo nella Chiesa per Gesù Cristo, ed è corretto, ma Gesù ha il suo Vicario in terra che è in unione con la Chiesa ed è il Papa. Se non parliamo del Papa siamo in linea con i protestanti. Allora io credo che lei nel suo cuore, magari adesso non lo vuole dire apertamente, ma penso che lei nel suo cuore, per la sua Fede, anche perché la vedo in talare, nel rispetto della tradizione, in tutto quello che sta dicendo.. penso che lei riconosca come Papa Benedetto XVI. Perché sta parlando proprio di tutto ciò che Bergoglio in realtà sta portando avanti. Bergoglio è per la falsa misericordia, per la falsa umiltà, per le benedizioni delle coppie omosessuali e tutte queste cose.. è a favore della riabilitazione di Lutero, va contro l’idea del peccato, affermando che Dio perdona senza pentimento. Com’è possibile una cosa simile? Un’eresia incredibile!
Sì, certo. Ma qui, in questo momento, non ho intenzione di approfondire. In questa sede farò come quando predico e predico la via della salvezza, che è quella che troviamo nella dottrina di Cristo, e questo mi fa ricordare quanto segue: in uno scritto di San Giovanni della Croce, che se non sbaglio, si trova nella sua opera conosciuta come La salita del Monte Carmelo, che è il cammino della perfezione Cristiana, si parla di quelle persone che sono affamate. Qui in Paraguay le persone sono molto affamate di rivelazioni e di visioni. È una cosa culturale che si è creata per circostanze di cui non è il momento adesso di parlare, quindi San Giovanni della Croce dice che quando qualcuno chiede visioni, quando qualcuno chiede rivelazioni, commette una stoltezza. È un torto, un’offesa a Dio perché Dio ci risponderebbe nel seguente modo: “Io non ho nulla da dirti e non ho nulla da aggiungere. Guarda a Mio figlio Gesù Cristo, per mezzo di Lui ti ho detto tutto e lì troverai tutto quello che cerchi e troverai anche di più di quello che tu cerchi”. Quindi questo è ciò che io faccio in questo momento, anche quando predico. Predicare la via della salvezza: questa è la mia funzione principale come sacerdote e come pastore. Questo è ciò che mi preoccupa, che la gente conosca la via della salvezza, che abbiamo in Cristo, però in un modo che non siamo neanche in grado di assimilare del tutto. Ed è per questo che abbiamo tutta la vita [a disposizione n.d.r.], non importa quanti anni viviamo, non riusciremo mai ad approfondire tutto. È come un immenso, profondo mare nel quale possiamo bere, come qualcuno dice, a piccoli sorsi, niente più di questa dottrina. Però questi sorsi sono sufficienti se li cerchiamo con la buona volontà. Se cerchiamo la verità e vogliamo seguire questo cammino che Dio ci ha rivelato raggiungeremo la salvezza. Questo è ciò che a me interessa. Non solo per una questione di scelta personale, ma perché lì c’è la mia salvezza, perché sono sacerdote. Come sacerdote ho degli obblighi. Prima di tutto il mio obbligo è pregare, perché è quello che faceva Gesù Cristo. Il sacerdote continua l’opera di Gesù: “Gesù pregava costantemente” e ancora si ritirava “in un luogo deserto in silenzio e pregava di continuo”, è ciò che deve fare il sacerdote..
E in particolare lavorare per la salvezza delle anime..
Questo va insieme [alla preghiera n.d.r.], perché bisogna prendere da Dio per dare a Dio, ossia una cosa porta l’altra. Quando il sacerdote prega, quando il sacerdote medita, quando il sacerdote pratica le virtù, perché se noi scomponiamo.. faccio un esempio: possiamo smontare un veicolo pezzo per pezzo, vero? Bene. Spiritualmente, come potremmo smantellare la santità di una persona? Attraverso le virtù. Gesù Cristo ha vissuto le virtù in modo perfetto. Un grado di perfezione che noi non possiamo raggiungere, però dobbiamo imitarlo, ognuno secondo le proprie possibilità e capacità.
Capisco, però – mi perdoni se ritorno sul discorso – ma le persone semplici in particolare, che non sanno tutto quello che sta succedendo in Vaticano, a Roma e nella Chiesa universale, a loro dobbiamo dire dov’è l’errore. Secondo me, questo è solo il mio pensiero, non è abbastanza lavorare – anzi congratulazioni per quello che sta facendo – ma non è abbastanza lavorare in difesa della dottrina senza dire alle persone umili, alla gente semplice dove sta l’errore! Nel senso che anche l’errore è il male, che adesso si trova in Vaticano. I massoni, bisogna dirlo che i massoni, lei sa di che parlo..
Sono nemici di Dio! Sono nemici di Dio!
Esatto! Però adesso i massoni si trovano in Vaticano, sono la maggioranza e hanno il controllo del Vaticano! Bisogna dirlo alla gente! È vero che possono rimanere scandalizzati, ma anche Gesù ha scandalizzato la gente, no?
Sì.
Bene, però che disse ai suoi discepoli? Quando la gente gli ha detto: “La tua parola è dura da accettare, chi può intenderla?”.
Attenzione quando si usa la parola scandalizzare perché ha un aspetto positivo, ma anche negativo, perché quando Gesù dice: “chi scandalizza uno solo di questi miei piccoli..”
No, certo. Anzi, grazie per il chiarimento. Era nel senso che..
Impressionava.. Sconvolgeva.. Era un messaggio forte.
Si, esatto. Allora io credo che sia importane far uscire tutta la verità, al 100%..
Si, però guardi che, nel mio caso o nel caso di qualunque sacerdote ci sono modi di dire la verità a seconda del fedele che si ha di fronte. Quello che si può fare è dire la stessa cosa in modo differente. C’è modo e modo di dirlo perché è come quando si insegna ad un bambino; a un bambino non si può parlare come si fa con un adolescente e a un adolescente non si parla come si parla ad un adulto, così ad un adulto non si parla come si parla ad un anziano, ossia, ci sono varie forme di insegnamento e non dimentichiamo che esiste il nostro maestro interiore. Ecco, la verità è che la fede entra nell’ascolto. Per questo Gesù Cristo mandò gli apostoli. Mandò 12 apostoli, in quel momento erano 11, poi si aggiunse San Mattia perché Giuda aveva lasciato il suo posto vuoto, che poi fu occupato appunto da San Mattia, e questo lo troviamo negli Atti degli Apostoli: “Andate e predicate. Andate e insegnate il Vangelo a tutte le genti”. Quindi: che fa un pastore? Se prendiamo la parabola di Gesù del seminatore, il sacerdote getta il seme, ma non può andare contro la volontà perché quando la fede entra attraverso l’ascolto, poi è nell’anima, dove c’è l’intelligenza, che annuisce o meno a quello che sta ascoltando, alla verità che sta ascoltando. Ma chi realmente sta lavorando nell’anima della persona di buona volontà, il sacerdote? No, il sacerdote getta il seme. È il magistero interiore, che è lo Spirito Santo, che si fa carico di lavorare.
Consideri che una persona di buona volontà e con poca preparazione, a seconda di come questa persona apra il suo cuore, può approfondire la Parola di Dio con una spiegazione semplice più di un discorso erudito ed eloquente fatto ad una persona ben preparata, ma con il cuore chiuso. Il maestro interiore, che è lo Spirito Santo, non possiamo andare a prenderlo..
Capisco quello che sta dicendo, ma ad esempio se lei durante la messa, nell’omelia, quando parla ai fedeli difende la dottrina e dice tutto quello che deve dire per difendere la dottrina, ma di contro c’è un Bergoglio che afferma l’opposto.. dice e porta avanti l’opposto di quello che lei sta dicendo? Allora la gente dirà: “Ma cosa sta dicendo padre Alejandro, il Papa dice una cosa diversa!”. Ecco perché dovrebbe.. capisce.. stiamo parlando di due Chiese diverse!
Si crea..
Si crea confusione, esatto!
Esiste una sola Chiesa! Con una sola dottrina!
Esatto!
E se insegniamo questa dottrina alle persone senza spingerle, senza violentarle, trarranno da sole le proprie conclusioni. Perché noi non possiamo dare agli altri il passo che devono tenere. Noi insegniamo nella verità e nella misura con cui essi ricevono la verità, con la buona volontà, che possono inoltre corroborare, abbiamo duemila anni di dottrina! Una dottrina che è mutata perché si è andata approfondendo e che neanche un Papa può cambiare. Perciò se si insegna la verità alle persone senza far loro violenza, esse trarranno le proprie conclusioni.
Questo è il lavoro che si può fare! Questo è il lavoro che il pastore può fare! Il pastore non può andare oltre, non può andare contro la volontà delle persone. Il sacerdote deve insistere nella verità come dice San Paolo: “opportunamente e inopportunamente”. Bisogna sempre dire la verità, ma senza violentare la volontà delle persone.
Certo, non lo può fare nessuno..
Allora alle persone va detta la verità opportunamente e inopportunamente, ma sta a loro accettarla o no, perché qui interviene il libero arbitrio, usando le parole di Sant’Agostino.
No, no.. capisco. Però lei sarà d’accordo con me sul fatto che così si crea confusione..
Sì, però noi insegniamo la verità..
Infatti chi è il padre della confusione, della divisione? Lei, da esorcista, mi insegnerà che il diavolo è il padre della menzogna e della confusione..
E Gesù usa parole precise: Satana è il padre della menzogna e la persona che mente si unisce a satana, la persona che cerca e abbraccia la verità, segue Gesù Cristo.
Allora mi sta dicendo che Bergoglio segue la confusione..
Ognuno trae le sue conclusioni. Le persone ascoltino Bergoglio e ascoltino la dottrina e poi ognuno arrivi alle proprie conclusioni.
Continuiamo.
Conosce la profezia che Padre Pio fece a Padre Amorth nella quale disse: “Sai Gabriele, satana è entrato nella chiesa e presto verrà a governare una falsa chiesa?”
No, non conosco questa profezia..
Quello che mi ricordo sono le parole se non sbaglio del 1972, di Paolo VI quando disse: “Sembrerebbe che attraverso qualche fessura, il fumo di Satana è entrato nel tempio santo di Dio”, inoltre c’è l’Apocalisse che parla di quello che succederà negli ultimi tempi e infine… vediamo se lo trovo subito…
Se non sbaglio è nel comune dei dottori della Chiesa.. una cosa di San Paolo..
Sto cercando in questo messalino qui, “che non si potrà soffrire la sana dottrina”..
Eccolo qui!
Nella seconda lettera a Timoteo. Capitolo 4 in una parte tra i versetti 1 e 8, San Paolo dice: “Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.”
Come adesso quando sentiamo le persone dire: “Sì, la Bibbia era perché la gente la pensava così, era il pensiero del tempo”, non lo prendono come la parola di Dio. O addirittura in una versione di una Bibbia che è impregnata di Teologia della Liberazione, non parlo del testo, ma delle spiegazioni a piè pagina che diceva: “Abbiamo eliminato alcuni versetti di questo capitolo perché non ci sembravano importanti”. Quindi lo Spirito Santo ha avuto una svista?!
Voglio ricordare che la Teologia della Liberazione è una dottrina nefasta che si è insinuata con forza dagli anni ’70 qui in America Latina e che adesso sembra che stia risorgendo con la stessa forza, ma non disperiamo perché Dio ride degli stolti. Che cos’è la Teologia della Liberazione? È comunismo condannato dalla Chiesa mascherato da Cattolicesimo, così è chiaro [per tutti n.d.r.].
Grazie, grazie di tutto ciò che sta dicendo. A proposito sicuramente lei come esorcista o ex-esorcista avrà conosciuto padre Amorth..
Sì, grazie a Dio, in un’occasione, dopo un anno e mezzo di contatti e tentativi per cercare di specializzarmi come esorcista.
Quindi in che anno?
Nel 2015. Ho iniziato come esorcista nell’anno 2012. Proprio nel 2012 è stato emesso il decreto per la mia nomina ufficiale e nel 2015 sono stato a Roma per due mesi, perché lì mi venne offerta l’opportunità di partecipare a esorcismi con esorcisti di lì, e io avevo il permesso di partecipare ad esorcismi fuori dalla mia diocesi, grazie ad una lettera del mio vescovo che presentai lì al vescovo di competenza – sarebbe un vescovo ausiliare perché il vescovo di Roma è il Papa, perciò lì ci sono vescovi ausiliari – perché si accertasse che non ci fosse qualche impedimento perché partecipassi. Non ci fu nessun impedimento, quindi partecipai agli esorcismi.
E durante questo periodo, in questi due mesi in cui partecipai agli esorcismi in Italia, grazie a un contatto che provvidenzialmente, qualcuno direbbe per fortuna, ma la fortuna non esiste, esiste la Provvidenza – tutto quello che succede è perché Dio lo permette, tutto quello che non succede è perché Dio non lo permette e tutto ciò che Dio permette o non permette è per il bene di coloro che lo seguono – quindi si presentò l’opportunità di andare a parlare con Padre Gabriele Amorth.
Ero con questo giovane sacerdote spagnolo, esorcista anche lui, e rimanemmo una mezz’ora con lui. Lui morì l’anno seguente. Già era fisicamente molto malandato, ma nonostante questo era molto lucido e ricordo in quel momento ci disse che in Italia si stava lavorando, si stavano facendo pressioni, se non sbaglio nell’ambito politico, per iniziare a parlare ai bambini piccoli, intendo minori di 10 anni, di perversioni sessuali come la masturbazione.
Padre Amorth era molto lucido e ci disse che stava scrivendo un altro libro sulla Vergine Maria, perché quello era il suo ambito di studi. Era un sacerdote mariano.
Ritornando alla profezia di padre Pio a don Amorth, anche se non la conosce, vorrei sottolineare un aspetto. Nella profezia non si dice che viene fondata una nuova chiesa. Non si parla di un nuovo ramo che si stacca dalla Chiesa di Gesù Cristo..
Che sarebbe una setta!
Esatto. Come possono essere tutte le altre chiese che si sono distaccate nel corso degli anni, no?
Sì.
La chiesa protestante, quella luterana..
Nella profezia non si parla di questo genere di cose, ed è questo che secondo me molte persone ancora non capiscono. Con l’arrivo di Bergoglio e nel corso di tutti questi anni, a partire dal 2013, la Chiesa cattolica è stata modificata dall’interno. E’ stata creata una nuova falsa chiesa, ma dall’interno. Non è successo come nella storia che è arrivato Lutero o un altro e ha creato un’altra chiesa fuori dalla Chiesa Cattolica. In questo caso è diverso. La Chiesa cattolica è stata modificata dall’interno. Quindi uno potrebbe chiedersi: allora le porte degli inferi hanno prevalso? Certo che no. La Chiesa cattolica non può essere modificata. Gli insegnamenti bimillenari non possono essere modificati. Allora quella Chiesa, la nostra Chiesa cattolica dov’è finita? Se adesso c’è una chiesa cattolica modificata dall’interno, la Chiesa Cattolica che non si può cambiare, dove sta? Questo è il problema. Dove possiamo trovarla se le strutture sono occupate dai massoni? Con il tempo abbiamo capito, abbiamo compreso che è rimasta e rimane ancorata a quel famoso “Piccolo Resto” di cui ci parlò un giovane Ratzinger nel 1969. Cito le sue parole:
“Avremo presto, preti ridotti al ruolo di assistenti sociali e il messaggio di fede ridotto a visione politica. Tutto sembrerà perduto, ma al momento opportuno, proprio nella fase più drammatica della crisi, la Chiesa rinascerà. Sarà più piccola, più povera, quasi catacombale, ma anche più santa. Perché non sarà più la Chiesa di chi cerca di piacere al mondo, ma la Chiesa dei fedeli a Dio e alla sua legge eterna. La rinascita sarà opera di un Piccolo Resto, apparentemente insignificante eppure indomito, passato attraverso un processo di purificazione. Perché è così che opera Dio. Contro il male, resiste un piccolo gregge“.
A lei la parola..
Qui vorrei parlare di due cose. Primo: nell’ultimo decennio abbiamo visto come ci sia stato un degrado nelle pratiche della chiesa e come siano cadute in grandi perversioni. Dirò ora tre cose senza fare nomi: culto idolatrico a Roma, comunione sacrilega e promozione dell’omosessualità nell’ultimo decennio. Stiamo parlando della gerarchia, dell’alta gerarchia della chiesa nell’ultimo decennio. Ognuno tragga le sue conclusioni.
In quanto all’altro punto, alle porte dell’inferno che non prevarranno ricordiamo che la Chiesa dal principio è stata attaccata dall’inferno, prima da parte degli Ebrei, perché la prima persecuzione che la Chiesa ha subito è stata quella degli ebrei, non quella dell’Impero Romano. Di fatto sono stati gli ebrei cattivi, perché gli ebrei buoni.. gli apostoli erano ebrei, Gesù nella sua umanità era ebreo, la Vergine Maria era ebrea.. Quindi la prima persecuzione è quella degli ebrei, successivamente quella dell’Impero Romano, dell’Arianesimo e altri. Vorrei leggere brevemente rispetto a questo punto alcune parole di San Giovanni Crisostomo, vescovo e Dottore della Chiesa, che nacque nel 349 d.C. e in una omelia dice, quando partì per andare in esilio, vedendo gli attacchi dell’inferno: “Molte sono le onde che ci mettono nel pericolo e una grande tempesta ci minaccia, tuttavia non verremo sommersi perché rimarremo saldi sopra la roccia. Anche quando il mare si scatenerà, non romperà questa roccia, anche se si alzeranno le onde, niente potranno contro la barca di Gesù”. E la domanda: “Dove sta la vera Chiesa?” La vera Chiesa è in tutte le persone che mantengono la fede, la fede che aderisce a quello che Dio ha rivelato, alla vera fede, e imitando Gesù concretamente nella vita. Questa è una via virtuosa.
Ora più che mai visto che abbiamo strutture occupate abusivamente e poi dopo il rito di Pachamama, di cui stava parlando.. Perché si stava riferendo a quello quando ha detto “culto idolatrico“, giusto?
Sì, proprio così!
Idolo pagano intronizzato in Vaticano, incredibile! E così strutture consacrate a satana, perché facendo così è come consacrare le strutture a satana.. no?
Basta vedere cosa ha detto storicamente la Chiesa sul culto della Pachamama..
Quindi dicevo.. se le strutture ad oggi sono occupate e dopo il rito di Pachamama (idolo pagano intronizzato in Vaticano) addirittura consacrate a satana, non ritiene sia pericoloso per l’anima entrare in quei luoghi e partecipare alle
messe in unione con colui che papa non è? In unione con l’eresia, in unione con una nuova e falsa chiesa?
Io, come sacerdote, insegno che il culto idolatrico è culto a Satana, e di questo ognuno con la sua volontà se ne renderà conto, in base alle circostanze che si presentano, perché vediamo che ci sono luoghi dove le messe vengono celebrate con devozione e in altri si fanno feste mondane e sacrileghe, le persone che ruotano intorno, l’ambiente familiare e culturale.. Quindi ognuno ha distinte circostanze, l’importante è insegnare la verità in modo che le persone abbiano gli elementi per discernere cosa è vero da cosa è falso, che cosa è di Dio e cosa è di satana.
Ultima domanda. Secondo lei stiamo vivendo gli “ultimi tempi”..? Il famoso Terzo Segreto di Fatima..? E Bergoglio è il falso profeta descritto nel libro dell’Apocalisse precursore di quello che il Catechismo della Chiesa cattolica al N° 675 chiama con il nome di anticristo?
Alla fine Nostro Signore ci aveva messo in guardia dai falsi profeti dicendoci: “Dai loro frutti li riconoscerete!”
E l’operato di Bergoglio si può riassumere in..
1. Al lavoro per abolire il peccato, svendendo la Misericordia di Dio e nascondendo la Giustizia divina;
2. Al lavoro per annullare il significato profondo dell’Eucarestia che presto sarà vista soltanto come pane e non più come corpo di Cristo;
3. Al lavoro per reintegrare la figura di Lutero quando il Magistero ha continuamente confermato la condanna di Lutero;
4. Chiese che diventano luoghi per comizi politici o mense, luoghi per aperitivi, dormitori;
5. Benedizione di coppie gay e lesbiche in chiesa;
6. Cambiate le parole del “Padre Nostro” e del “Gloria”;
7. Bergoglio elogiato dai massoni spagnoli;
8. Intronizzazione di Pachamama (idolo pagano) in Vaticano;
Invece vediamo alcune sue dichiarazioni e blasfemie:
– “Gesù fa un po’ lo scemo”;
– “Gesù ha mancato verso la morale”;
– “Gesù non era uno pulito”;
– “Obbedire a tutti i comandamenti ci paralizza”;
– “Gesù si è fatto diavolo, serpente”;
– “Anche dentro la Santissima Trinità stanno tutti litigando a porte chiuse, mentre fuori l’immagine è di unità”;
– Parlando della Via Crucis Bergoglio dice: “Rappresenta il fallimento di Dio” (letteralmente: “fracaso de Dios“);
– “Maria sotto la croce si è sentita ingannata”;
– Paragona Maria ad un funzionario delle poste;
– Riferendosi alla Madonna e a San Giuseppe dice: “Santi non si nasce, si diventa, e questo vale anche per loro“. Rinnegando così il dogma dell’Immacolata Concezione;
– A Scalfari (ex giornalista italiano) disse: “Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene”.
Perfetto manifesto del relativismo, linea di pensiero della Massoneria. Gesù invece ha sempre indicato la strada da seguire essendo Egli stesso: via, verità, vita. E luce per illuminare le genti;
– Bergoglio sempre tramite Scalfari nega la divinità di Gesù Cristo. A lui avrebbe riferito queste parole: “Sono la prova provata che Gesù di Nazareth, una volta diventato uomo, sia pure un uomo di eccezionali virtù, non era affatto un Dio”.
– Bergoglio insinua il dubbio che Giuda si sia salvato. La Bibbia invece dice l’opposto;
– “Le parole del Buddha offrono a ciascuno di noi una guida”. Affermazioni che servono per portare avanti il progetto di creazione di un’unica religione mondiale.
Eccetera, eccetera, eccetera..
A lei la parola..
Allora.. qui si parla di due cose: delle opere / delle azioni che vanno in una direzione e poi di cose dette. La mia risposta è questa e gliela dico con la massima convinzione: chi lavora in quella direzione, in questo senso, dei primi punti che lei ha elencato, e colui che fa quelle affermazioni, chiunque egli sia, non lavora per Dio. Lavora per l’errore, e chi lavora per l’errore, lavora per satana.
Grazie per il suo tempo e grazie per essersi esposto. Che Dio la benedica!