Ex coordinatore e consigliere comunale di Forza Italia: “Il partito ha tradito se stesso”

di SAMUEL COLOMBO

Io non sputo nel piatto dove tra l’altro non ho mai mangiato. Un piatto che per amore mi ha fatto sputare sangue tra tempo dedicato, sacrifici, soldi spesi, battaglie. Per questo motivo non posso esimermi dal dire che sono rattristato nel vedere che fine ha fatto e che fine sta facendo Forza Italia.

Un partito dalla parte del popolo, che curava gli interessi degli italiani.

Un partito che nella figura di Silvio Berlusconi ha sempre cercato di dare speranza.

Dove sei ora? Che fine hai fatto Silvio?

Che fine ha fatto il Silvio degli anni d’oro? Il Silvio che andava da Putin come grande leader e amico..

Che andava al Congresso degli Stati Uniti acclamato da Bush..

Che faceva accordi con Gheddafi per il bene dell’Italia..

Che combatteva contro lo strapotere dei tecnocrati in Europa..

Che non amava il comportamento della Germania..

Che non si faceva mettere i piedi in testa e non aveva paura dei giudici corrotti..

Che camminava tra i terremotati..

Che in ogni luogo che andava doveva progettare qualcosa di nuovo..

Indimenticabile il suo sorriso, la sua simpatia, il suo entusiasmo..

Ecco tutto questo ora sta svanendo nel nulla..

Berlusconi non è mai stato un Santo..

Forza Italia non è mai stato un partito perfetto..

Ma era un partito che credeva nelle persone, nei giovani, nel futuro..

Ora invece ha perso la sua identità..

Sembra una copia del PD..

Capisco che aver perso notorietà per uno che nella scena è sempre stato protagonista può far male.. ma c’è tempo per ogni cosa..

Caro Silvio, forse è ora di passare il testimone a qualcun altro..

Non all’uomo dell’Europa, non all’uomo dei poteri forti..

Ma all’uomo che assieme a Salvini, alla Meloni, a Di Maio e alla parte sana del Movimento 5 stelle (non quella di Fico) possa davvero combattere contro l’Establishment, contro l’élite che ci vuole schiavi.

Noi siamo fatti per essere uomini liberi. E per questo non dobbiamo mai smettere di combattere, di reagire e di sperare in un futuro migliore.