di SAMUEL COLOMBO
Attenzione amici, il bullo di periferia, la iena da tastiera, il pagliaccio servitore di Bergoglio si mette paura, si spaventa quando trova un leone che lo affronta a viso aperto sul suo terreno. Un leone che non si lascia intimidire. Un leone che non china la testa. Un leone che per la verità è pronto ad affrontare anche la galera. Un leone che non ha mai smesso e mai smetterà di difendere la vera Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Un leone che si lascia guidare da Colei che schiaccia la testa del serpente. Da Colei che è Corredentrice al Cristo Risorto condotto al macello da sacerdoti e farisei che ancora oggi profanano il volto del Padre.
Ecco che ora lo pseudo sacerdote don Ariel Levi di Gualdo, impaurito dalla situazione che si è venuta a creare, addirittura coinvolge avvocati e la Giustizia italiana. Deve essere proprio disperato. Invece di affrontare il sottoscritto va a piangere dalla mamma. Ma come? Lui può permettersi di bullizzare il mondo intero e poi quando trova chi gli risponde, quando trova pane per i suoi denti fa denunce, scappa, cerca l’appoggio della malagiustizia?! Cerca l’appoggio di coloro che vivono nel mondo e gli appartengono?! Il mondo di satana che con tutte le seduzioni e falsità che continua a mettere in gioco, fa precipitare la folla nel fuoco eterno, nell’eternità senza fine..
Ennesima dimostrazione della sua codardia. Ennesima dimostrazione della sua vigliaccheria. Ennesima dimostrazione che il male ha bisogno di altro male per difendersi. Un male che, come potete vedere, non è capace di affrontare la verità da solo. Ha bisogno di alleati.
Ma che cosa è successo esattamente?
Qualche giorno fa ho scritto un articolo di risposta a don Ariel Levi di Gualdo (vedi qui) a causa della sua continua diffamazione nei confronti del sacerdote don Alessandro Minutella. Un articolo che chiedeva di lasciare in pace noi che vogliamo rimanere cattolici. In poche parole, se a lui piace l’eretico, scismatico, idolatra, islamico, amico dei migranti Bergoglio prosegua pure per la sua strada. Ma lasci in pace noi.
Ovviamente si trattava di un articolo di risposta al suo (vedi qui). Ma soprattutto in risposta al suo modo di fare, al suo modo di procedere. Una reazione alle sue continue idiozie. Una reazione alle sue continue provocazioni.
Ora, il giorno 13 luglio, ricevo sulla mia mail personale (da messaggio inoltrato) una diffida formale da parte di colui che prima infanga, poi quando qualcuno gliele suona di santa ragione e gli canta la verità, così scrive:
“Sig. Samuele Colombo,
a partire da oggi, 12 luglio 2020, le concedo 48 ore di tempo per rimuovere immediatamente questo articolo infamante e diffamatorio nei miei riguardi.
(Vedi articolo)
In caso contrario il mio avvocato provvederà a depositare presso la competente Procura della Repubblica una querela per diffamazione aggravata a suo carico, ricorrendo per essa tutti gli estremi penali.
Al tempo stesso saranno segnalate alla Polizia Postale tutte le pagine dei social media che questo articolo l’hanno riprodotto e diffuso, con relativa richiesta di provvedimenti a carico dei rispettivi gestori delle pagine stesse.
Spero che lei sia solvibile per poi provvedere, nel modo in cui disporrà la futura sentenza, al risarcimento danni e al risarcimento delle spese legali e processuali.
Ariel S. Levi di Gualdo”
Ora le dico questo caro don Ariel.
Lei non spaventa nessuno con le sue minacce. Questo dimostra solo tutta la sua debolezza, la sua pochezza. Inoltre nel suo modo di procedere vedo la tipica strategia demoniaca: provocare, aspettare la reazione e poi fare la vittima.
In conclusione le comunico quanto segue.
Io sono pronto e disposto a ritirare il mio articolo se lei allo stesso modo ritira tutti i suoi dove insulta, diffama, calunnia, sbeffeggia, prende in giro e schernisce don Minutella. Tra l’altro parlando di “schizofrenia” ci sarebbero anche gli estremi per una denuncia penale.
Rimango in attesa di sapere la sua decisione.