di SAMUEL COLOMBO
Attenzione amici, la checca isterica, il fenomeno da baraccone, il giullare di corte, il buffone per eccellenza ha risposto ancora (vedi articolo). E come potete notare ancora una volta non parla di contenuti. Le sue sono solo chiacchiere, chiacchiere e ancora chiacchiere. Come del resto è solito fare quando va da Del Debbio. Dopotutto la gente conosce quel poveraccio solo per questo. Non perché ha un seguito. Non perché fa catechesi seguite da migliaia di persone dove difende la verità senza sé e senza ma. Una verità senza compromessi. Assolutamente no. La gente lo conosce (per modo di dire) perché è un assiduo frequentatore dei salotti. E allora, forte di questo e delle sue apparenti amicizie più o meno potenti (agli occhi del demonio, non di Dio), si sente di poter puntare il dito e sbeffeggiare, prendersi gioco di chi lo ritiene opportuno. O meglio di chi in quel momento il sistema deve colpire. Ecco quindi che vediamo l’agire di un burattino. Forse magari anche inconsapevole. Non mi stupirei di questo.
Ma di chi sto parlando? È ovvio. Di don Ariel Levi di Gualdo che dopo la quarantena è tornato più agguerrito che mai. E voi direte: agguerrito contro il falso profeta Bergoglio precursore dell’anticristo che sta lavorando al progetto di costituzione di un’unica religione mondiale? Quello stesso falso profeta denunciato da monsignori e sacerdoti a livello mondiale? Quello stesso falso profeta eretico, scismatico, idolatria? Quello stesso falso profeta bestemmiatore che favorisce l’Islam e un’immigrazione incontrollata? Assolutamente no. Il suo accanimento va nei confronti di don Alessandro Minutella che invece difende la Madonna, i cattolici e gli italiani. È lui il suo chiodo fisso. Non dorme la notte pensando a lui. Speriamo che non abbia qualche tendenza strana. Del resto ci si può aspettare di tutto dalla falsa chiesa di Bergoglio: massoni, pedofili, omosessuali, satanisti, musulmani, luterani. “Venghino signori venghino“, c’è posto per tutti! Tutti sono i benvenuti. Tutti all’infuori dei cattolici.
Ma torniamo a noi. Sapete perché questo don Ariel non dorme la notte? Perché la voce di don Minutella non gli dà tregua. Voi non ci crederete ma è come se fosse la voce della sua coscienza. Una voce che lo sbugiarda. Una voce che non lo fa star sereno. Una voce che lo inchioda. Che gli provoca fastidio. Quello stesso fastidio che provocava Gesù a coloro che definiva stolti, ipocriti, farisei.
Così vediamo la rappresentazione del tipico “tiepido da salotto” che vomita frasi degne di uno scaricatore di porto. Ora addirittura invoca il TSO per don Minutella. Ma se fossi in lui non scherzerei troppo su queste cose. Potrebbe darsi che magari un giorno non sia proprio lui a riceverne uno dal Governo militare che a breve si insedierà in Italia e toglierà altri pezzi di libertà tra cui quella di culto.
Oggi però, permettetemi di dirlo, ci troviamo dinanzi ad un fatto grave: sembrerebbe ci sia un’alleanza trasversale e diabolica tra massoni e tiepidi. Don Minutella, a quanto pare, sembrerebbe essere riuscito nell’impresa di unire tutti quanti. Ovviamente tutti contro di lui. In poche parole sembrerebbe essere riuscito a far venire allo scoperto tutta la feccia. Quel famoso fumo di satana di cui parlò Papa Paolo VI e che ora ha preso il controllo del Vaticano usurpando il trono di Pietro.
L’unico che fronteggia il demonio di Roma oggi è don Minutella. L’altro fu papa Luciani e sappiamo che fine ha fatto. A don Minutella non verrà torto un capello che Dio non voglia ma dobbiamo stargli vicino, pregare per lui, sostenerlo perché la Massoneria lo vuole massacrare. Colpire. Infangare. Odiare. Insultare. Distruggere. Questo è l’ordine. Così fanno passare don Minutella come un pazzo, un matto, un fuori di testa o come ha detto don Ariel “uno schizofrenico” che ha bisogno di cure. Ma mentre loro sono impegnati in quest’opera diabolica al servizio dell’anticristo, sempre più persone si avvicinano a don Minutella perché sentono nel loro cuore che dice il vero. E questa cosa li fa imbestialire. Così li vedi vomitare verde. Un po’ come un indemoniato davanti ad un esorcista. Chissà, magari la prossima volta don Ariel lo vedremo parlare in aramaico oppure praticare la levitazione. In tal caso buttategli un po’ di acqua santa addosso. Gli brucerà un po’ ma poi starà meglio..
Per ciò che riguarda i contenuti invece gli avevo già risposto tempo fa in un video di circa un’ora. Ecco il link (Samuel Colombo risponde a don Ariel e alla rivista “L’isola di Patmos” sul caso don Minutella). Ora non merita più nulla. Basta dare le “perle ai porci“!