Bergoglio sponsorizza l’ateismo invece del pentimento: “Meglio atei che cristiani ipocriti”

Meglio vivere come ateo anziché dare una contro testimonianza dell’essere cristiani”. “Meglio atei che cristiani ipocriti“. “Quante volte noi vediamo lo scandalo di quelle persone che vanno in Chiesa e poi vivono odiando gli altri o parlando male della gente”. “Meglio non andare in Chiesa: vivi così come fossi ateo“.

Queste le parole pronunciate da Bergoglio durante l’Udienza Generale nell’aula Paolo VI il 2 Gennaio 2019.

Parole che ancora una volta snaturano la centralità di Gesù Cristo nella vita di ciascun cristiano.

Meglio atei“, tuona Bergoglio. Meglio quindi non essere cristiani, rinnegare la propria figliolanza a Dio Padre piuttosto che riconoscersi cristiani peccatori che hanno bisogno della misericordia, grazia e perdono del Padre per rialzarsi e ricominciare.

No, per Bergoglio, niente di tutto questo.

Se sei ipocrita, se odi qualcuno, se parli male di qualcuno meglio che tu diventi ateo. Non inginocchiarti per riconciliarti al Padre, diventa ateo. Non credere che con l’intercessione e l’aiuto di Gesù Cristo tu possa diventare una persona nuova, diventa ateo. Infanga il nome di tutti coloro che sono morti e continuano a morire per difendere e proclamare la fede cristiana cattolica, definisciti ateo. 

Calpesta la tua dignità di appartenere al Padre al quale un giorno farai ritorno, afferma il tuo essere ateo.

Bergoglio pronuncia parole gravissime, parole che scandalizzano perchè allontanano i peccatori dall’essere cristiani cattolici.

Se stiamo ben attenti, Bergoglio prima cerca l’unione con i luterani poi tuona: meglio non andare a messa per coloro che non sono capaci di vivere il Vangelo.

A ciascuno le sue riflessioni.

 

FONTE:

UDIENZA GENERALE (Mercoledì, 2 gennaio 2019): Catechesi sul “Padre nostro”: 3. Al centro del discorso della montagna