Bergoglio: “Sarebbe bello che nella stessa città rabbini e parroci lavorassero insieme”. Con la scusa della pace e del dialogo il falso Papa continua a lavorare alla costituzione di un’unica religione mondiale

Sarebbe bello che nella stessa città rabbini e parroci lavorassero insieme, con le rispettive comunità, al servizio dell’umanità sofferente e promuovendo vie di pace e di dialogo con tutti.

A chiedere l’unità tra cristiani ed ebrei è ancora una volta Bergoglio che non si stanca mai di invocare la comunione tra diverse religioni per giungere a costruire un’Unica Religione Mondiale.

Infatti, in occasione del convegno che si è tenuto a Roma per commemorare il 50esimo anniversario della morte del cardinale Agostino Bea, Bergoglio rivolgendosi ai preti e rabbini dice:

Spero che il vostro impegno, la vostra ricerca e i legami personali fra cristiani ed ebrei producano il terreno fecondo per mettere radici di ulteriore comunione“.

E, rivolgendosi ai partecipanti al convegno promosso dal Centro “Cardinal Bea” per gli Studi Giudaici in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, Bergoglio spiega che il cardinal Bea “non è solo da ricordare per quello che ha fatto, ma anche per il modo in cui l’ha fatto. In questo senso rimane un modello cui ispirarsi per il dialogo ecumenico e interreligioso, e in modo eminente per il dialogo intra-familiare con l’ebraismo“.

Bergoglio continua nel suo obiettivo di giungere ad un’Unica Religione Mondiale. 

Bergoglio, com’è avvenuto con i luterani e i protestanti, dimentica o, meglio, fa finta di dimenticare, le differenze sostanziali tra Cristianesimo ed Ebraismo.

Per Bergoglio è più importante il dialogo, la comunione che il rimanere fedeli alla Sacra Scrittura e alla Chiesa Cattolica Romana.

A Bergoglio il cattolicesimo gli sta stretto, non riesce ad accettarlo e viverlo nella sua interezza.

Peccato che dovrebbe essere il pastore della Chiesa Cattolica Apostolica, il successore di S. Pietro alla Cattedra Romana!

Eppure Bergoglio sceglie il dialogo ecumenico. Bergoglio sceglie ed accetta di scendere a compromessi con altre religioni. Sceglie di rinunciare a qualsivoglia differenza per costruire un’Unica Religione Mondiale, obiettivo di poteri forti e Massoneria.

Durante questo convegno Bergoglio chiede ai preti e rabbini di “lavorare insieme” al fine di creare il terreno fertile per una comunione.

Ecco, noi di Rivelazione vogliamo ricordare alcune differenze sostanziali tra i Cristiani e gli Ebrei così da spiegare quanto ciò non sia possibile. E’ giusto il rispetto e la tolleranza reciproca ma è altrettanto giusto che ognuno rimanga fedele e ancorato alle proprie radici.

1. Essere cristiani cattolici significa credere che Gesù è il Figlio di Dio Padre. Significa credere nella Santissima Trinità e, quindi, essere battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Essere ebreo significa praticare gli insegnamenti della religione ebraica o essere discendente del popolo Ebraico situato in Palestina.

2. I cristiani cattolici riconoscono in Gesù Cristo il Messia, il Figlio Unigenito di Dio fatto carne e venuto sulla Terra per salvare dal peccato tutti i figli del Padre.

Gli ebrei, invece, non riconoscono Gesù come Messia ma come un semplice profeta rinnegando, così, la Sua natura divina. Gli stessi ritengono che il vero Messia debba ancora venire sulla Terra per governare e salvare il popolo dalla fine del mondo che Dio avrebbe già prestabilito.

3. Per i cristiani cattolici il luogo di preghiera è la Chiesa, fondata da S. Pietro per volontà divina, nella quale si celebra l’Eucarestia ricordando il sacrificio di Gesù Cristo sulla Croce Santa per salvarci dalla morte eterna.

Per gli ebrei, il luogo di culto, è la sinagoga che in ebraico significa “casa di riunione”.

4. Per i cristiani cattolici il Testo Sacro è La Bibbia: Antico Testamento e Nuovo Testamento.

Per gli ebrei la Torah: 5 libri del pentateuco che si trovano nell’Antico Testamento.

In conclusione i fatti dimostrano che Bergoglio preferisce condurre il cristiano cattolico al riconoscimento ed accettazione di una Religione più ampia volta ad inglobare altre religioni.

A ciascuno le sue riflessioni…