A chi dovrete rendere conto? A Dio Padre o a Bergoglio?! Non pregate un “Padre Nostro” diverso da quello insegnato da Gesù Cristo

Il Segretario della CEI, Monsignor Galantino, ha di recente affermato che la nuova formula del “Padre Nostro” verrà al più presto introdotta nel Messale.

Attenzione: stiamo parlando della preghiera che Gesù ci ha insegnato, non è un dettaglio di poco conto.

Infatti implica, da parte della falsa chiesa uno stravolgimento totale della preghiera, tutto ideologico e demagogico.

Ma vediamo in dettaglio.

Cambiare le parole del Padre Nostro significa non riconoscere il peccato e quindi il male.

Non ci indurre in tentazione” significa dire: Padre io mi riconosco un peccatore, so che il peccato mi sta sempre dinanzi e per questo aiutami a non cadere vittima del peccato, aiutami a non farmi attirare dal peccato.

Non abbandonarmi nella tentazione” invece significa dire: se cado nel peccato stai con me.

Ed è proprio qui l’errore.

Il Padre non è nel peccato.

Prima devo riconoscere il peccato, devo riconoscere che la mia anima ogni giorno pecca e poi chiedere al Padre non di non abbandonarmi nella tentazione ma di aiutarmi a respingere la tentazione e quindi il male.

Lo scopo subdolo è proprio quello di far dimenticare all’uomo il peccato e renderlo quindi libero di ascoltare il drago.

Stiamo in guardia cari amici!