O con Lui o contro di Lui. Nel mezzo non si può stare.
Ecco che finalmente è giunto l’anno della battaglia, mentre attendiamo con ansia quello della seconda venuta di Gesù Cristo che verrà come Re dei Re sulle nubi del cielo.
Ma leggiamo con attenzione le parole di Nostro Signore in questo brano del Vangelo:
“Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie Colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa“.
(Matteo 10, 34 – 42)
Ora cogliamo l’occasione di questo brano del Vangelo per fare una piccola riflessione.
Il desiderio di pace non deve farci rinunciare a testimoniare la verità. La pace non è il quieto vivere. Diciamolo ai tanti sacerdoti che per paura non dicono nulla sul falso profeta Bergoglio, anzi pubblicamente lo osannano, lo proteggono, lo elogiano.
Ma non ci sarà mai pace senza Cristo che è via, verità, vita.
E Bergoglio questo Cristo ormai lo ha abbandonato, lo ha tradito come fece Giuda al tempo di Gesù.
Dunque la domanda che ciascuno di noi oggi si deve porre è questa: da che parte stare in questa battaglia?