Il Vangelo secondo Bergoglio questa volta ci presenta un “Gesù profugo“.
Bergoglio infatti, il 14 dicembre, parlando nella Sala Clementina agli artisti e agli organizzatori del concerto di Natale in Vaticano dichiara:
“Gesù fu un profugo, ci ricorda chi fugge da guerre e fame“.
Ormai Bergoglio così ossessionato dal problema immigrazione trova sempre occasione per parlarne.
Anche la storia del prima, durante e dopo la nascita di Gesù Cristo viene strumentalizzata per portare avanti l’agenda politica mondialista di Soros.
Ma cerchiamo di analizzare le dichiarazioni di Bergoglio secondo la Sacra Scrittura.
Nel cap. 2 del Vangelo di Luca troviamo scritto: “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Anche Giuseppe dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare con Maria sua sposa, che era incinta“.
Nel cap. 2 del Vangelo di Luca troviamo scritto: “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Anche Giuseppe dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare con Maria sua sposa, che era incinta“.
Come si può ben capire Giuseppe e Maria non emigrarono in una terra straniera. Al contrario. Giuseppe torna nella sua patria dove era conosciuto come uomo di stirpe regale. Torna nella sua terra per adempiere al censimento. Non si sottrae alla legge.
Giuseppe e Maria non trovano un alloggio adeguato perché tutti gli alberghi e le locande erano pieni per l’afflusso di pellegrini che si erano mossi per venire a Betlemme a farsi registrare.
Il Vangelo non alimenta, infatti, il problema accoglienza. Il problema accoglienza è voluto da Bergoglio per giustificare il flusso incontrollato di migranti nel nostro Paese. Il problema accoglienza è voluto perché Bergoglio vuole porre l’accento sulla necessità e importanza di spalancare le nostre porte agli immigrati.
Giuseppe e Maria non trovano un alloggio adeguato perché tutti gli alberghi e le locande erano pieni per l’afflusso di pellegrini che si erano mossi per venire a Betlemme a farsi registrare.
Il Vangelo non alimenta, infatti, il problema accoglienza. Il problema accoglienza è voluto da Bergoglio per giustificare il flusso incontrollato di migranti nel nostro Paese. Il problema accoglienza è voluto perché Bergoglio vuole porre l’accento sulla necessità e importanza di spalancare le nostre porte agli immigrati.
Ma continuiamo.
Bergoglio continua: “Quando l’ira violenta di Erode si abbatté sul territorio di Betlemme, la Santa Famiglia di Nazareth visse l’angoscia della persecuzione e guidata da Dio, si rifugiò in Egitto“. E Gesù è considerato come i “piccoli migranti incolpevoli vittime delle ingiustizie umane” ai quali “bisogna spalancare i cancelli dei campi profughi”.
Anche qui sono necessarie delle riflessioni.
Gesù non era né profugo, né clandestino ma il Figlio di Dio perseguitato.
Gesù è il Figlio di Dio che si è fatto uomo, ha assunto la natura umana per venire in mezzo a noi e farsi carico dei nostri limiti, delle nostre debolezze, dei nostri peccati e con il Suo sacrificio totale sulla Croce Santa, donarci la salvezza eterna.
Certo, l’ira violenta di Erode costringe il “piccolo Gesù” a vivere la condizione dei bambini “incolpevoli vittime delle ingiustizie umane”. Ma dei bambini !!!
Non di uomini forti che entrano nel nostro Paese per distruggere, violentare, pretendere, imporre, violare leggi, non rispettare regolamenti e doveri del nostro Paese.
Certo, l’ira violenta di Erode costringe il “piccolo Gesù” a vivere la condizione dei bambini “incolpevoli vittime delle ingiustizie umane”. Ma dei bambini !!!
Non di uomini forti che entrano nel nostro Paese per distruggere, violentare, pretendere, imporre, violare leggi, non rispettare regolamenti e doveri del nostro Paese.
Per le donne e i bambini che fuggono dalle guerre e persecuzioni le porte sono sempre aperte. Ma qui non si tratta di salvaguardare i diritti umani dei più piccoli, dei più indifesi bensì di permettere un’immigrazione di uomini che hanno come obiettivo primario quello di destabilizzare il nostro Paese.
Dove sono tutti i bambini e le donne?
Il “piccolo Gesù” è paragonabile, invece, ad Asia Bibi che è fuggita dal suo Paese perché perseguitata a ragione della sua fede cattolica. E guarda caso Bergoglio non ha mai fatto menzione. Come presunto capo della Chiesa Cristiana Cattolica Apostolica Romana non si è mai pronunciato in sua difesa, non ha spalancato le porte del Vaticano per proteggerla come “profugo che scappa dalle guerre e persecuzioni”. No, su di lei in Vaticano nessuna parola.
Ma continuiamo l’analisi.
La Sacra Famiglia scappa in Egitto ma quando arriva paga una casa per poter avere un tetto sotto il quale ripararsi e Giuseppe cerca subito di darsi da fare per lavorare.
Fuggono con due asini e in silenzio entrano in terra straniera. Non s’impongono, non infrangono doveri e regolamenti del posto, non chiedono cittadinanza. In silenzio si danno da fare, si muovono, cercano, lavorano.
Non sono certo come questi presunti profughi che pagano migliaia di euro per venire in Italia e quando entrano pensano solo di avere diritti !!!
Fuggono con due asini e in silenzio entrano in terra straniera. Non s’impongono, non infrangono doveri e regolamenti del posto, non chiedono cittadinanza. In silenzio si danno da fare, si muovono, cercano, lavorano.
Non sono certo come questi presunti profughi che pagano migliaia di euro per venire in Italia e quando entrano pensano solo di avere diritti !!!
In conclusione Gesù non era un profugo e soprattutto non era un clandestino come il 99% di coloro che vengono in Italia.